Riscaldamento globale, spariranno un terzo orsi bianchi
Allarme Iucn, clima sfida senza precedenti, accordo forte a Parigi
di Laura Giannoni
Il cambiamento climatico è
un'arma puntata contro l'orso bianco. Nel giro dei prossimi 35-40 anni
un terzo dei 26mila esemplari che oggi resistono nell'Artico sparirà per
effetto del surriscaldamento del Pianeta, che ai Poli raggiunge i
livelli più elevati. L'allarme arriva dall'Unione internazionale per la
conservazione della natura (Iucn), secondo cui la perdita di ghiaccio
dovuta all'aumento delle temperature rappresenta la prima minaccia alla
sopravvivenza della specie. Per gli orsi polari il ghiaccio marino è la
piattaforma ideale di caccia, da cui catturano le foche quando emergono
dal mare per respirare. Un'abitudine che nei mesi caldi consente di fare
scorte di grassi per affrontare l'inverno. Nell'Artico, tuttavia, la
perdita di ghiaccio marino prosegue senza sosta. L'estensione del
ghiaccio nel mese di settembre, sottolinea lo Iucn nella sua nuova
valutazione, è diminuita al ritmo del 14% ogni decennio tra il 1979 e il
2011. Entro la fine di questo secolo si prevede che ampie porzioni
dell'arcipelago artico canadese saranno libere dai ghiacci per oltre 5
mesi all'anno, mentre in altre parti dell'estremo Nord della Terrà ciò
potrebbe verificarsi già a partire dal 2050. Anno in cui, prevedono gli
esperti, la popolazione di orsi si sarà ridotta di oltre il 30%.
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