sabato 28 marzo 2015

Beatrice ride sempre se ci sono Shilou e Kuky

Durante le prime sedute di pet therapy, Luca strappava violentemente i peli del golden retriver che era nella stanza con lui. Dopo qualche mese, non solo ha imparato ad accarezzarlo, ma a muovere per la prima volta in maniera rilassata il suo braccio malato. Beatrice, è un nome di fantasia, invece non smetteva mai di sorridere quando faceva pet therapy, e soprattutto nessuno in quell’ora l’ha quasi mai sentita urlare. Questi sono alcuni dei risultati del progetto «Un cane per sorridere insieme: continuiamo», che ha coinvolto i pazienti cerebrolesi del centro «Puzzle» di via Cimabue 2 a Torino. Il progetto, che è giunto alla sua seconda edizione, è durato un anno ed è nato dalla collaborazione tra l’associazione di Matilde Gramero, «Amici di Oscar», l’Asl To1, l’associazione Uam, Provincia e Comune di Torino.

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